La Wayback Machine e la divulgazione di disegni o modelli su internet

Nell’ambito dei programmi CTE (Cooperazione Territoriale Europea), il tema della divulgazione di disegni o modelli su internet è uno dei topic caldi della Politica di coesione dell’Unione Europea. Alla luce di questa considerazione, questo articolo si concentra su uno degli strumenti utilizzati per dimostrare la divulgazione di disegni e modelli su internet: la Wayback Machine.

La Wayback Machine e la divulgazione di disegni o modelli su internet

La Wayback Machine è un archivio digitale senza scopo di lucro, che consente agli utenti web di trovare versioni archiviate di siti internet. Digitando l’indirizzo web completo (URL), questa libreria online mostra quando, a quale ora e quante volte un sito web è stato salvato. Ad esempio, una copia del sito EUIPO (Ufficio dell’Unione Europea per la Proprietà Intellettuale, https://euipo.europa.eu/, è stata archiviata tre volte il 4 aprile 2016 a diverse ore ed è stata salvata 50 volte tra il 21 marzo 2016 e il 25 aprile 2017.

La maggior parte dei dati vengono raccolti da Alexa Internet, società conosciuta come web crawler, che naviga sul web per identificare, analizzare e classificare i siti web in base ai dati di traffico forniti dagli utenti. Questi dati vengono poi donati all’archivio tra i 6 e i 12 mesi dopo la raccolta. Di conseguenza, c’è di solito un intervallo di tempo tra la raccolta dei dati da un sito e quando verranno visualizzati in Wayback Machine. Tuttavia, non ci sono garanzie che tutti i siti web possano essere trovati nell’archivio. In particolare, le pagine web protette da password non vengono salvate e alcuni siti web possono rifiutare l’inserimento nell’archivio internet utilizzando un software specifico, ad esempio Robots.txt Exclusion Query, che impedisce ai web crawler di raccogliere i dati. Inoltre, alcuni contenuti delle pagine web archiviate potrebbero scomparire perché i proprietari IP, preoccupati di infrazioni, possono richiedere di rimuoverlo.

Wayback Machine web site

In più, le abilità di Wayback Machine sono limitate quando si raccolgono pagine dinamiche non create in linguaggio di programmazione HTML standard, ad esempio immagini e contenuti JavaScript. Secondo quanto indicato nel sito web della Wayback Machine, la biblioteca digitale funziona correttamente se una pagina dinamica è stata creata con il linguaggio html, mentre se contiene form in JavaScript o altri elementi che richiedono l’interazione con l’host originale, potrebbero esserci problemi nel processo di archiviazione a causa della mancanza di funzionalità del sito originale. Di conseguenza, alcune pagine dinamiche sono facilmente memorizzate, altre no.

Per quanto riguarda la divulgazione di disegni o modelli, le date delle immagini salvate nella biblioteca digitale possono generare alcuni problemi. In particolare, la data riportata in ogni pagina web archiviata si riferisce alla data del file HTML, non alla data in cui le immagini sono incorporate nel file html come file esterni. Per questo motivo, le immagini che appaiono sulla pagina stampata potrebbero non essere archiviate con la stessa data del file HTML. Di conseguenza, per scoprire quando una particolare immagine è stata archiviata è necessario verificare il suo specifico URL. In ogni caso, a volte le date delle immagini potrebbe non essere visualizzate, ad esempio quando un’immagine non viene archiviata.

Negli ultimi tempi, le pagine web archiviate sono state utilizzate sotto forma di stampe come parte delle prove utili alla valutazione complessiva delle procedure di registrazione dei disegni e dei modelli prima dell’ EUIPO, per dimostrare la divulgazione dei disegni su internet. Ciò nonostate, il loro utilizzo ha sollevato un’importante questione: in che misura i materiali internet dell’archivio digitale possono essere considerati un valido materiale di prova, tenendo presente che questo strumento digitale presenta alcune limitazioni, in particolare per quanto riguarda le date delle immagini.

Le linee guida dell’EUIPO affermano che, in linea di principio, la data di divulgazione su internet è da considerare affidabile, in particolare quando le informazioni relative agli aggiornamenti di una pagina web sono disponibili da un servizio di archiviazione internet come la ‘Wayback Machine’. Tuttavia, è importante sottolineare che l’evidenza della divulgazione è soggetta a una valutazione globale, tenuto conto dei fatti, delle prove e degli argomenti forniti dalla Notizie di Alicante News Up su questioni riguardanti IP e EUIPO – Articolo 63 del Registered Community Design (CDR). Benchè la Wayback Machine sia una fonte valida di prova, ciò nonostante non può costituire una prova sufficiente e deve pertanto essere corroborata da prove aggiuntive.

Oltre alla data di pubblicazione, la divulgazione ai sensi dell’Articolo 7 del CDR dipende anche da fattori aggiuntivi per i quali una stampa proveniente dal Wayback Machine potrebbe non essere sufficiente. In particolare, una semplice stampa della Wayback Machine non mostra il contesto in cui la pubblicazione è stata fatta e pertanto non consente di formulare alcuna affermazione circa il fatto che la pubblicazione sia stata resa nota al pubblico interessato nel corso della normale operatività.

Di conseguenza, anche se la pagina web archiviata viene accettata come prova, il titolare del disegno può contestare la veridicità della data indicata e per dimostrare la sua divulgazione deve essere supportato da ulteriori prove.

Per concludere, la Wayback Machine può essere considerata uno strumento utile per stabilire la divulgazione di disegni e modelli su internet. L’Ufficio EUIPO, in linea di principio, accetta come prova pagine web archiviate con la loro conferma attraverso altre prove. Di conseguenza, nel processo di registrazione, le parti possono fornire materiali ottenuti dal sito web della Wayback Machine. Tuttavia, la veridicità delle copie della Wayback Machine può essere contestata dalle parti per mancanza di accuratezza dei contenuti e per l’incertezza riguardante la data delle immagini.

Fonte: EUIPO News – La Wayback machine and the disclosure of designs on internet