Indirizzi generali per la gestione del patrimonio tecnologico dell’impresa

Una impresa può competere con successo nei confronti dei propri concorrenti se si organizza per gestire il proprio patrimonio tecnologico.
Il patrimonio tecnologico è l’insieme delle conoscenze necessarie per la fabbricazione dei prodotti che possono essere prese in considerazione sotto un duplice profilo: il primo, in positivo, è quello della possibilità di farne uso ed il secondo, in negativo, è quello dell’adozione di misure che ne escludano l’uso da parte dei concorrenti.

1. Diversi modi per ottenere le tecnologie

1A. Realizzazione in proprio della tecnologia all’interno dell’impresa.
La produzione in proprio di conoscenze tecniche può avvenire secondo due principali modalità: o mediante una specifica attività interna di ricerca e sviluppo o traendo continui insegnamenti tecnici dall’attività produttiva.

1B. Realizzazione su commissione della tecnologia da parte di terzi
L’impresa, per rimanere competitiva sul mercato, è continuamente stimolata a migliorare ed a diversificare la propria produzione e, dunque, a realizzare sempre nuove tecnologie. Questo sforzo innovativo non può essere sostenuto dalle sole strutture interne. Diventa così sempre più frequente che l’impresa entri in contatto con diversi soggetti e che commissioni ad essi l’elaborazione di nuove tecnologie. Ed è per questo che è necessario adottare una pluralità accordi e contratti che vadano a regolare i rapporti con i diversi soggetti che collaborano con l’impresa.

Accordi tipo:

  • Contratti di progettazione e design
  • Contratti di subfornitura

1C. Acquisto di tecnologia da terzi
Anche in questo l’impresa deve adottare una pluralità di accordi e contrati:
Contratti di cessione e di licenza di brevetto e contratti di licenza di know-how
Trasferimento di tecnologia associato a contratti di vendita di impianti e macchinari

1D. Acquisizione reciproca di tecnologia
Talvolta, il trasferimento di tecnologia non avviene in un’unica direzione. Ciò può verificarsi quando entrambe le parti siano interessate ad acquisire la tecnologia dell’altra parte per completare la propria gamma di capacità tecnologiche. Il contratto tipo per questo scambio incrociato di tecnologia assume la denominazione di “licenza incrociata”. Un’altra tipologia di contratti che dà luogo ad una acquisizione reciproca di tecnologia sono in contratti di ricerca e sviluppo in comune.

2. Verifica della possibilità di utilizzare lecitamente la tecnologia

Molte imprese italiane non eseguono questa verifica e quindi o sono soggette ad azioni legali da parte dei titolari di brevetti o depositano della domande di brevetto che sono rifiutate in quanto sono relative a prodotti già illustrati e descritti in documentazioni precedenti alla data di deposito della domanda di brevetto.
Di conseguenza l’impresa deve assolutamente eseguire delle ricerche brevettuali direttamente o tramite il proprio Studio Brevettuale per dapprima individuare la libera fattibilità del proprio prodotto e poi la brevettabilità di questo prodotto.
Stiamo preparando un seminario per le aziende interessate in cui si insegnerà ad eseguire le ricerche brevettuali in alcune banche dati brevettuali gratuite.

3. Tutele della propria tecnologia

Per assicurarsi l’uso esclusivo delle tecnologie prodotte dall’impresa è necessario ricorrere ad apposite forme di tutela che sono la tutela brevettuale ed il segreto (tutele che verranno descritte in un prossimo articolo).