Norma UNI EN ISO 12100:2010 Sicurezza del macchinario

Norma UNI EN ISO 12100:2010 Sicurezza del macchinario

La norma UNI EN ISO 12100:2010 “Sicurezza del macchinario – Principi generali di progettazione – Valutazione del rischio e riduzione del rischio” è la norma armonizzata più importante per la progettazione in sicurezza di macchine conformi alla Direttiva.

La norma UNI EN ISO 12100:2010:

  • definisce la terminologia di base, i principi e i metodi generali di progettazione per ottenere la sicurezza in fase di progettazione delle macchine, ad uso professionale o non professionale;
  • specifica i principi a cui i progettisti e i costruttori devono attenersi per la valutazione e la riduzione del rischio. Questi principi si basano sulla conoscenza e l’esperienza di progettazione, sull’utilizzo, gli incidenti, gli infortuni e i rischi associati al macchinario. Le procedure descritte identificano i pericoli e stimano e valutano i rischi durante le fasi pertinenti del ciclo di vita della macchina, con l’obiettivo di eliminare i pericoli o arrivare a ridurre sufficientemente i rischi;
  • fornisce linee di orientamento sulla documentazione e la verifica del processo di valutazione e riduzione del rischio;
  • è destinata a essere utilizzata come base per la preparazione delle norme di sicurezza di tipo B o di tipo C. Essa non si occupa di rischi e/o danni agli animali domestici, ai beni o all’ambiente;
  • si riferisce a ISO 14120 per la scelta dei ripari di sicurezza: ISO 14120 ha una copertura internazionale, mentre UNI EN riguarda solo l’Europa.
SME Instrument – finanziamenti europei per progetti innovativi

SME Instrument – finanziamenti europei per progetti innovativi

Lo SME Instrument è uno schema di finanziamento di Horizon 2020 dedicato alle PMI innovative che intendono sviluppare delle innovazioni di prodotto, di servizio, di processo e di business model per accrescerne la competitività sui mercati internazionali.

È possibile presentare proposte in più scadenze (cut-off di valutazione) nel corso dell’anno.

Complessivamente, per il periodo 2014-2020 la Commissione europea ha stanziato per lo SME Instrument circa 3 miliardi di euro. Lo SME Instrument prevede tre Fasi che ricalcano l’intero ciclo innovativo, dalla valutazione della fattibilità tecnico-commerciale dell’idea innovativa, passando per lo sviluppo del prototipo su scala industriale e della prima applicazione sul mercato, fino alla fase della commercializzazione. L’obiettivo ultimo è quindi quello di trasformare idee profondamente innovative in soluzioni concrete con un impatto europeo e globale.

Le tre Fasi dello SME Instrument sono: Fase 1: Valutazione dell’idea e dalla fattibilità; Fase 2: Dimostrazione, Market Replication, R&S; Fase 3: Commercializzazione.

 

Fase 1: Valutazione dell’idea e dalla fattibilità

La Fase 1 finanzia una analisi della fattibilità tecnico-scientifica e del potenziale economico-commerciale dell’idea progettuale. Le attività in questa fase possono quindi comprendere: l’analisi dello stato dell’arte, la valutazione del rischio, l’analisi del regime della proprietà intellettuale, la ricerca di eventuali partner, l’analisi di mercato e lo sviluppo di una prima strategia di commercializzazione.

Il risultato atteso dallo SME Instrument – Fase 1 è la realizzazione di un Busines Plan che, sulla base dei risultati emersi dalla studio di fattibilità, indichi nel dettaglio le azioni che l’azienda intende mettere in atto per sviluppare l’innovazione e portarla sul mercato. Tale documento sarà il punto di partenza nel caso si voglia presentare una proposta in Fase 2. Per realizzarlo, la Commissione europea contribuirà erogando un contributo forfettario massimo di 50.000 euro per progetto, con una durata del progetto pari a 6 mesi.

 

Fase 2: Dimostrazione, Market Replication, R&S

Le PMI in possesso di un Business Plan, realizzato nell’ambito della Fase 1 dello SME Instrument oppure per mezzo di altre forme di finanziamento, possono presentare una proposta in Fase 2.

La Fase 2 dello SME Instrument prevede la realizzazione e il finanziamento del progetto di market replication vero e proprio. Le attività si incentrano sullo sviluppo del prototipo su scala industriale, sulla verifica delle performance e sulla eventuale miniaturizzazione, fino ad una prima replicazione sul mercato.

Al termine della Fase 2 ci si attende che l’innovazione sia già sufficientemente sviluppata e pronta per essere lanciata sul mercato.

Per la Fase 2 è previsto un co-finanziamento pari al 70%, con un contributo della Commissione che varia tra i 500.000 euro fino a 2.500.000 euro. I progetti dovranno avere indicativamente una durata tra i 12 e i 24 mesi.

 

Per i progetti che avranno superato la soglia minima (tredici su quindi), è stato inserito uno nuovo step di valutazione che consiste in una presentazione da effettuare a Bruxelles alla presenza di un board di esperti, a cui seguirà una sessione di questions and answers. Il tutto avrà una durata di 30 minuti e servirà a valutare la qualità della proposta e la motivazione del team che presenta il progetto.

 

Fase 3: Commercializzazione

La Fase 3 dello SME Instrument è pensata per favorire la commercializzazione delle soluzioni innovative progettate nella Fase 2 e per favorire l’accesso al capitale privato, offrendo allo stesso tempo servizi di supporto specifici.

In particolare, la Fase 3 non prevede un finanziamento diretto, ma servizi di supporto al fine di facilitare il dialogo con il finanziamento privato (ad esempio: ventur capital, business angels) e di cogliere ulteriori opportunità economiche-finanziarie (finanza di rischio, appalti pubblici all’innovazione e/o pre-commerciali).

Inoltre, accedendo alla Fase 3 si avrà accesso ai servizi specializzati offerti dalla rete europea Enterprise Europe Network (EEN), in particolare quelli dedicati all’innovazione e all’internazionalizzazione.

 

 

Le scadenze per la presentazione dei progetti

Cut off SME Instrument 2018-2020