Il rating di legalità
Il rating di legalità è uno strumento pensato per le imprese italiane, volto alla promozione e all’introduzione di principi di comportamento etico in ambito aziendale, tramite l’assegnazione di un giudizio sul rispetto della legalità e della trasparenza da parte delle imprese che ne abbiano fatto richiesta.
L’obiettivo è quello di conferire alle imprese virtuose un titolo di riconoscimento collegabile a vantaggi in sede di concessione di finanziamenti pubblici e agevolazioni per l’accesso al credito bancario. La banca che non concedesse crediti ad una impresa con rating, sarà tenuta a motivare la scelta con apposita nota alla Banca d’Italia. L’ottenimento del rating comporta, inoltre, una riduzione dei tempi e soprattutto dei costi per la concessione del finanziamento.
Oltre a questi vantaggi, il rating di legalità permette alle aziende di avere maggiori possibilità di business, di contare su una maggiore visibilità sul mercato e una migliore immagine sul territorio, grazie alla presenza nell’elenco delle imprese titolari di rating, pubblicato nel sito dell’AGCM.
Modalità per ottenere il Rating
L’impresa che intende ottenere il rating deve presentare all’AGCM apposita domanda sottoscritta dal legale rappresentante e redatta mediante compilazione del formulario pubblicato sul sito dell’Autorità.
Il rating di legalità ha durata di due anni ed è rinnovabile su richiesta.
Requisiti per ottenere il Rating
Sono indicati nel Regolamento, approvato dall’AGCM (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) con delibera n. 26166/2012, sostituita poi dalla delibera n. 27165/2018.
Secondo quanto stabilito dal suddetto Regolamento, possono richiedere l’attribuzione del rating le imprese, sia individuali che societarie, che soddisfano i seguenti quattro requisiti:
- sede operativa in Italia;
- fatturato minimo di due milioni di euro nell’esercizio chiuso l’anno precedente a quello della domanda;
- iscrizione al registro imprese da almeno due anni alla data della domanda;
- rispetto dei requisiti sostanziali richiesti dal Regolamento attuativo.
Attribuzione del Rating
In base alle dichiarazioni presentate dall’azienda, verificate mediante controlli incrociati, viene attribuito un punteggio, convenzionalmente misurato in stellette, che va da una a un massimo di tre stellette.
Per l’attribuzione del rating di legalità è necessario il rispetto di tutti i requisiti di cui all’articolo 2, commi 2 e 3 del Regolamento. In questa ipotesi l’impresa ha diritto all’attribuzione di un punteggio base pari a una stelletta.
Rispettando gli ulteriori requisiti del Regolamento possono essere ottenuti dei segni +. Tre segni + corrispondono ad una ulteriore stelletta, per un massimo di tre stellette.
Requisiti per incrementare il punteggio
Il punteggio base sarà incrementato da un ulteriore segno + quando l’azienda risponde a determinate condizioni previste dal Regolamento, dimostrando ad esempio di aver adottato modelli organizzativi di prevenzione e di contrasto della corruzione, di aver utilizzato sistemi di tracciabilità dei pagamenti anche per somme di importi inferiori rispetto a quelli fissati dalla legge, di aver aderito ai protocolli o alle intese di legalità finalizzati a prevenire e contrastare le infiltrazioni della criminalità organizzata nell’economia legale.
Tra gli obiettivi del rating di legalità vie è quindi anche quello di fermare la corruzione, poiché i comportamenti illegali e le interferenze con le organizzazioni criminali ostacolano il corretto funzionamento del mercato concorrenziale. Occorre però riconoscere che, pur essendo un valido strumento nella lotta alla corruzione, l’utilizzo del rating da parte delle aziende è ancora limitato, sia per i vincoli di fatturato e del periodo di iscrizione al registro delle imprese, sia per una sua insufficiente pubblicizzazione.
Differenza tra rating di legalità e rating di impresa
Il rating di legalità, di competenza dell’AGCM, non deve essere confuso con il rating di impresa, gestito dall’ANAC.
Il rating di Legalità è un istituto di applicazione generale, e quindi non limitato alla normativa appalti, volto a premiare e promuovere i principi di comportamento etico in ambito aziendale, traducendosi in una valutazione indicativa del rispetto della legalità e dal grado di attenzione riposto nella corretta gestione del business.
Al contrario, il rating di impresa, introdotto per la prima volta con il D.Lgs 50/2016, si applica al settore degli appalti pubblici.